Pisetta - giorgiobonazzi

Giorgio Bonazzi
Vai ai contenuti

Pisetta

Montagna > Ferrate



2010

Ferrata molto difficile.
ZONA Lago di Toblino (TN)
BELLEZZA XXXX
ACCESSO Sarche di Calavino
QUOTA MASSIMA 967m
DISLIVELLO TOTALE 700m (ferrata 300m)
TEMPO DI PERCORRENZA 4 ore
Finalmente una ferrata dove si arrampica e non ci si tira solo sul cavo. Questa affermazione deve essere letta in modo diverso dai principianti o dagli esperti. Cominciamo col dire che non è un percorso adatto ai principianti, è sicuramente la ferrata più impegnativa che io abbia fatto. Anche per gli esperti di ferrate è bene avere esperienza di arrampicata e utilizzare scarpette da roccia. La parete è attrezzata con il solo cavo di acciaio e in alcuni tratti è necessario arrampicare e non tirarsi sulla corda a causa della corda disassata dagli appoggi per i piedi.
Mi raccomando di portarvi molti liquidi perchè la parete è esposta a sud e quindi da non frequentare in estate o nelle giornate calde.
Parcheggiata la macchina nel paese di Sarche la prima difficolta da affrontare è trovare l'attacco della via. Ci sono infatti varie tracce di sentiero e la possibilità di partire da Ranzo (che vi sconsiglio per la sua lunghezza). L'avvicinamento che qui descrivo parte dal paese di Sarche di fronte al distributore Q8 nei pressi della bocciofila con chiari cartelli indicatori (gli unici). Appena ci inoltriamo nel bosco tutto viene lasciato al vostro orientamento a causa dei numerosi bivi che incontrerete. Avrete conferma di essere sulla strada giusta da una indicazione disegnata sulla roccia a circa metà strada e da delle corde fisse piazzate nel tratto superiore per superare due salti di roccia. Anche l'ultimo tratto si arrampica su alcune roccette che non sono attrezzate ( si possono evitare facendo un ampio giro a destra). Per superare questa difficoltà, chi è dotato di GPS, potrà sfruttare i dati pubblicati in fondo con il tracciato in formato GPX e le coordinate dei punti principali.
Superato l'impervio e disagevole sentiero arriveremo (forse) all'attacco che è situato all'estremità destra della parte del monte Garsole. Qui un ampio terrazzo ci permetterà di prepararci per la salita.
Superata la prima e impegnativa parete c'è la possibilità di deviare a destra e di scendere, se non ci sentiamo in grado di proseguire, seguendo un sentiero sempre attrezzato che ci porterà ad una ventina di metri a destra della partenza.
La via, oltre ad alcuni, traversi è costituita da numerose e impegnative pareti verticali spesso avare di appoggi e di appigli. Per poter sfruttare gli appoggi piccoli o in aderenza vi consiglio di utilizzare delle scarpette da roccia. Bellissima, molto aerea ma ovviamente molto impegnativa, la placca terminale che si incontra prima del libro di via.
L'ultimo tratto è un susseguirsi di roccette e tratti di sentiero marcato, ci sono varie traccie che si diramano, con freccie rosse e nastro adesivo bianco o blu sui rami.
La cima è caratterizzata dalla presenza di una panchina dove riposarsi e ammirare il panorama. Da lì parte il sentiero di rientro ben visibile ed evitando le varie diramazione si giunge ad uno spiazzo con fontana e quindi al paese di Ranzo.
Pur essendoci altre possibilità vi consiglio di ritornare seguendo le frecce per Sarche fino a giungere a una edicola ( madonnina ) dove girerete a destra seguendo una lunga e stretta stradina asfaltata che vi porterà fino al lago di Toblino e quindi al punto di partenza.
I tempi da me riscontrati, dipenderà poi dal vostro passo e preparazione all'arrampicata, sono: 45 minuti per arrivare all'attacco, 1 ora e 45 minuti per la ferrata e 1 ora e 30 minuti per il ritorno a Sarche; per un totale di 4 ore. Calcolate un po più di tempo per la ferrata se non avete esperienze di arrampicata su roccia.
“Se un uomo non trova pace in se stesso è inutile che la cerchi altrove.”
Torna ai contenuti